Vedo una bambina, due anni appena, giocare con le stringhe delle scarpe. Due serpentelli che si intrecciano, si aggrovigliano, si stringono e si separano. In una coreografia ben studiata, i due si muovono incantati dalla canzoncina melodiosa che la bimba sussurra piano. Poi due mani adulte interrompono la danza, strozzano i due serpentelli e li annodano veloci in un fiocco. "Forza, andiamo, è arrivato il tram".
La vita non è un romanzo, lo so... lo so. Ma solo lo spirito del romanzo può renderla vivibile. (Pennac)
martedì 28 febbraio 2012
venerdì 24 febbraio 2012
Pensiero metropolitano #1
Stamattina in metropolitana si siede di fianco a me una giovane psicologa. Una di quelle che crede di appartenere a una razza superiore.
Impettita, tira fuori dalla borsa Louis Vuitton un computerino d'ultima generazione. Lo accende, apre il file con la cartella clinica di una paziente e, con aria da intellettuale, inizia a scrivere.
"A. mi parla di un film che ha visto dei fantasmi."
Ogni volta che un incapace pieno di sé scrive, un manuale di stile si suicida.
Impettita, tira fuori dalla borsa Louis Vuitton un computerino d'ultima generazione. Lo accende, apre il file con la cartella clinica di una paziente e, con aria da intellettuale, inizia a scrivere.
"A. mi parla di un film che ha visto dei fantasmi."
Ogni volta che un incapace pieno di sé scrive, un manuale di stile si suicida.
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