Metro gialla. Due ragazze siedono una accanto all'altra, i capelli ben raccolti e gli occhi azzurri fissi suoi loro smartphone collegati a Facebook. Arrivati a Duomo, le due balzano in piedi, i tacchi a stiletto simili alle loro esili gambe, e, ridacchiando tra loro, zampettano giù dal treno. Salgono altre due ragazze, le cosce abbondanti e il visto tondo. Composte, si siedono l'una accanto all'altra, i capelli arruffati e gli occhi piccoli che fissano attraverso gli occhiali un manuale di linguistica francese l'una e un tomo di psicologia l'altra.
Due facce della stessa medaglia.
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