mercoledì 21 agosto 2013

Dumas, La signora delle camelie

Un giorno, un giovane passa per una strada, sfiora una donna, la guarda, si volta, prosegue. Non conosce quella donna, che ha piaceri, preoccupazioni, amori, che non lo riguardano minimamente. Per lei, egli non esiste, e, se le parlasse, si burlerebbe di lui come Marguerite aveva fatto con me. Passano settimane, mesi, anni, e improvvisamente, dopo che ognuno di loro ha seguito per vie diverse il suo destino, la logica del caso li riporta uno di fronte all'altra. Quella donna diventa l'amante di quell'uomo, e lo ama. Come? Perché? Le loro due vite ne fanno una sola; appena l'intimità comincia a nascere, sembra loro che ci sia sempre stata, e tutto quello che è accaduto prima si cancella dalla memoria dei due amanti.

[Alexandre Dumas, La signora delle camelie. Traduzione di Luisa Collodi]


 

sabato 1 giugno 2013

Pic #4


La musica dà un'anima all'universo, ali alla mente, volo all'immaginazione, vita a ogni cosa. 
Platone

martedì 28 maggio 2013

Pic #3


Passeggiare al mattino presto è una benedizione per tutta la giornata.
David Henry Thoreau

sabato 25 maggio 2013

Pic #2


«Fidati della tua fortuna, Taran Wanderer. Ma non dimenticare di gettare le reti!» 
Lloyd Alexander, Taran Wanderer

mercoledì 22 maggio 2013

Essere A. #12


Nulla è più bello di una ragazza che legge. Gli occhi che sorridono mentre si muovono da sinistra a destra, a tratti lenti, a tratti veloci, voraci, immersi nella vita di qualcun altro.
A. osserva la ragazza seduta di fronte a lei sul treno. E in quell'immagine rivede sé stessa. Persa nei libri come non le succedeva da tempo. Sa di essere molto stanca, ma sa anche che sta recuperando energie. Poco per volta, le sente tornare.


domenica 19 maggio 2013

Pic #1




«Non ti ho chiesto cosa hai detto» saltò su la rana con fare brusco. «Ti ho chiesto cosa hai intenzione di fare. Nove volte su dieci, parlare è un modo per evitare di fare le cose».
 
Patricia C. Wrede, Dealing with Dragons

giovedì 18 aprile 2013

Boyd, A Good Man In Africa

Sentì sul braccio la mano di Priscilla. «È tutto a posto, vero, Morgan?». Sembrava preoccupata e lui ne era colpito. Lanciò uno sguardo a Dalmire che chiacchierava con Jones, e poi guardò di nuovo Priscilla, soffermandosi sulla frangia lucida, sul naso sciocco, sul seno meraviglioso come se fosse la prima volta. L’amore riverberò nel suo cuore come un’esplosione di napalm: un amore stupido, irrazionale, indotto dall’alcol che aveva ben poco a che fare con il sentimento scritto con la A maiuscola. Pensò: se solo potesse averla, in un modo o nell’altro, prima che lei e Dalmire si fossero sposati, be’, allora tutto sembrerebbe più giusto, più equo e corretto. La mano era ancora sul suo braccio, Morgan poggiò la sua su quella di lei.


William Boyd, A Good Man In Africa
[Traduzione di Annie and the cherry]