venerdì 19 ottobre 2012

Suspence #3

Sono più di due mesi ormai che leggo il blog di Suspence. O meglio: lo divoro, saltando avanti e indietro negli anni. Dal 2007 al 2012, da Suspence innamorata perdutamente di Tall a Suspence mamma, da modella cervello-munita a inviata di guerra, da osservatrice delle dinamiche quotidiane a testimone oculare di indicibili brutalità. E mentre leggo, me la immagino.
Me la immagino ventisettenne seduta davanti al computer a tarda notte, una matita a raccogliere i capelli, mentre aggiorna il suo blog; al parco in primavera mentre fa capolino da dietro il tronco di un albero, il suo miglior sorriso rivolto alla macchina fotografica di Tall; in redazione, mentre batte i pugni sulla scrivania dell'Editore. Me la immagino ora, il mento appoggiato al bordo della culla mentre veglia sul sonno pacifico della piccola Livia; addormentata su un giaciglio in Siria, mentre digrigna i denti, il corpo rigido perché la guerra non permette riposo; all'aeroporto di Parigi, mentre si fa piccola piccola avvolta nell'abbraccio sicuro del Magister; per le vie della sua città, mentre frastornata ritorna alla vita di sempre.
Me la immagino. E più me la immagino, più mi affascina l'idea di dare una forma concreta alle immagini che mi figuro. Sì, mi piacerebbe realizzare un film sulla vita di Suspence. Ammetto di non possederne l'esperienza necessaria, però man mano che scorro i suoi post, mi convinco sempre più di quanto il blog sia colmo di spunti e materiali cinematograficamente interessanti che, come tante tessere di un grande mosaico, formano il ritratto di una giovane donna dei nostri giorni. Una donna che si è fatta da sé e che, tra difficoltà e gioie, fragilità e forza, racconta con la sua vita un'avventura al contempo straordinaria e ordinaria. Se, da una parte, Suspence può essere a pieno titolo l'emblema della donna moderna, divisa tra lavoro e vita privata, dall'altra sono proprio il suo lavoro e la sua vita privata che la caratterizzano, che la rendono unica e peculiare: il suo lavoro che a volte arriva a spingerla a un passo dal baratro per dimostrarle quanto in realtà lei sia forte; la sua famiglia - per nulla simile al tipo di famiglia a cui il nostro pesantissimo retaggio culturale ci induce a pensare - traboccante dell'amore che un uomo, una donna e una bambina provano per lei. Insomma, mi piacerebbe creare un film che racconti la storia di una vita affascinante, esempio e stimolo per tutti coloro che, almeno una volta, si sono ritrovati in Suspence.

 
Mi porto avanti col progetto e faccio i casting: Meghan Ory è Suspence. Sbaglierò, ma io me la immagino così.

9 commenti:

  1. concordo, un blog che mi appassiona da una vita :)

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  2. Grazie Michele!
    Magari posso trovarti una particina nel film, che dici? :D

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    1. hahaah come attore sarei un mito, c'è una parte da cuoco? che tra le mie passioni ci starebbe bene ;)

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    2. Ma sì dai! Una parte da cuoco ce la facciamo stare :D

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    3. hahaha ok allora, oggi ho appena fatto dei porcini al forno con patate da urlo :)

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  3. Condivido la tua analisi e confesso di aver avuto la tua stessa idea... anche se non sono ancora arrivato al 2007 :)
    Io però me la immagino mediterranea, quasi latina... Eva Longoria potrebbe andare bene :)

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    1. Eva Longoria?!?! Dici? No, no, io me la immagino giovanissima e fine. Look sportivo ma molto fine e femminile.

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  4. Ahahah ma nooo da quello che ho letto io è un maschiaccio! :D moto... sacco da boxe... riconquiste disperate :D

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    1. Si può essere molto femminili anche tirando pugni a un sacco da boxe ;) La immagino come un bellissimo maschiaccio

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