lunedì 22 ottobre 2012

Tutt'e due

OMAGGIO A P.A.


Giro stancamente il cucchiaino nella tazza di tè. La testa zeppa di pensieri. Mi rendo conto di non aver fatto altro che sbuffare questo pomeriggio. Guardo dalla finestra. Il cielo è grigio e minaccia di piovere; eppure tutto è calma. Là fuori. Qui dentro invece… Un ciuffo d’erba spicca nel prato uniforme. Si piega costretto dal vento. Mi perdo a osservare quei movimenti armoniosi, continui, pacifici.
D’un tratto un colpo secco alla porta. Sobbalzo.
«Chi cazzo è questa Gwen?». Vittoria è una furia.
«Cosa?» le dico sorpresa dalle sue parole.
«Chi cazzo è questa Gwen?».
Ma come fa a saperlo? Non è possibile che l’abbia scoperto. Ma come ha fatto?
«Allora? Non rispondi? Ti ho fatto una domanda: chi cazzo è?».
Mi si pianta davanti. I suoi occhi sono feroci di rabbia.
«Vittoria, calmati». “Calmati”, certo, come se dirlo servisse a qualcosa. Ma non riesco a dire altro.
«Calmati! Calmati mi dici? Non mi calmo proprio per niente. Allora, chi è?».
«Nessuno, Vittoria, non è nessuno».
«Non negare, Annie» mi fissa. «Guarda che ho scoperto che cazzo stai combinando». Tira fuori dalla tasca un foglio e lo sbatte sulla scrivania.
Lo riconosco. Come ha fatto a trovarlo?
«Ti sei stufata di me?».
«No, Vittoria. E lo sai. È solo che siamo arrivati a un punto morto. Credimi, mi arrovello tutto il giorno per trovare una soluzione, un modo per rimettere le cose sul binario giusto. Però non so come fare».
«Stronzate, Annie! Non è che non sai come fare, la verità è che non vuoi, che non ti impegni. E vuoi sapere perché? Perché di me non te ne frega più nulla».
«Non ci posso credere. Come fai a dire che di te non me ne frega di più nulla? Sei ingiusta!». Alzo la voce anche io, in fondo siamo fatte della stessa pasta.
«Io ingiusta? E tu invece? Tu che ora ti sei trovata una bella amichetta, tu saresti giusta?».
«Ma cosa dici?».
«Questo dico: che stai per sbattermi via, come una bambola che non ti piace più. Ci hai giocato, ti sei divertita e ora via, dritta nel cestino».
«Vittoria, tu sei importante per me. Sei la persona che avrei sempre voluto essere. Come puoi pensare che io voglia liberarmi di te. Io non ti lascio».
«Fanculo». Le sue pupille tremavano, per la rabbia e per un pianto soffocato a fatica.
«Perché lo stai facendo? Ti sei dimenticata dei mesi che abbiamo passato insieme? Quando nella tua testa c’ero solo io, quando eri felice di avermi incontrata, quando dicevi che era destino, che avremmo avuto un futuro splendido? E ora? Queste cose le dici anche a lei?».
 «Smettila di fare paragoni. Tu sei tu, lei è lei. Va bene, lo ammetto, vi voglio entrambe, ma…».
«Non c’è spazio per tutt’e due. Scegli: o io o la bella vestita di stracci».
»Non fare la stronza. Lei non ha avuto quello che hai avuto tu».
«Ah no? Carta canta, Annie, carta canta» mi sventola il foglio in faccia. »Dimmelo: perché l’hai cercata? Che cosa ha lei che io non ho?».
«Nulla, Vittoria. È solo che avere a che fare con te è complicato, sei una persona difficile. Ho bisogno di qualcuno che non mi sfinisca come fai tu».
«E tu credi che quella non ti sfinirà? Ti succhierà tutte le energie».
«Non credo proprio».
«Come fai a saperlo? Non la conosci. Di lei sai solo che ha una famiglia coi fiocchi. E poi? Il suo mondo lo conosci? Hai anche la più vaga idea della sua storia?».
Ha ragione. Non so nulla. Gwen potrebbe rivelarsi una scelta stancante. Potrei pentirmi di aver abbandonato Vittoria. Chi lascia la via vecchia per la nuova… D’altra parte Vittoria sa essere intrattabile, scontrosa. Mi rende la vita difficile e ogni istante con lei è una sfida per cui non ho le forze di lottare.
Ho la nausea.
«Mi avete stufato entrambe, Vittora. Questi dubbi mi hanno stufato. Vai via, ti prego. Lasciatemi in pace. Tutt’e due».
Guardo Vittoria girarsi e andarsene sbattendo la porta. Scoppio a piangere. Già mi manca.

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Questo racconto è ispirato a Travels in the Scriptorium, che consiglio di leggere in lingua originale e mai in traduzione.
Vittoria e Gwen sono le protagoniste di due romanzi che mi frullano in testa: la storia di Vittoria è già avviata, quella di Gwen – la nuova arrivata – ancora no.

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