lunedì 5 marzo 2012

Fai bei sogni

E' possibile aver paura di leggere un libro? No, niente libri del terrore con mostri, assassini e torture. Parlo di un libro che narra la storia di un figlio. E di sua madre. 
E' possibile aver paura di leggerlo?
Ieri sera, nella trasmissione di Fazio, Gramellini - l'autore - ne ha letto un estratto: un bambino prega per la madre appena defunta. Un altro bambino bisognoso di cure muore in un ospedale durante la guerra. Un atroce segreto. Questo è tutto quel che so di questo libro.
E, ieri sera, mentre ascoltavo lo scrittore, un nodo mi ha stretto la gola. E ho pianto.
Non ho subito alcun lutto né ho mai sofferto un dolore feroce. Ho studiato letteratura e, si sa, le letterature - soprattutto quella tedesca - sono piene di morti. Quindi non capisco perché le sue parole mi abbiano turbata così tanto. Anzi, il mio lato cinico non ha esitato a suggerirmi che è facile far commuovere accostando un bambino alla tragedia della morte.
Eppure ieri sera ero turbata. Non so perché, ma il pensiero di leggere questo libro mi terrorizza. Sarà perché, se la più grande sofferenza è non essere più amati, allora questa può toccare a tutti. E anche a me.


Il romanzo di una vita alla ricerca della felicità -

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