domenica 2 dicembre 2012

Benni, Saltatempo

Mi sento stanco, la pesca all'acquadella è impegnativa, non come la corrida ma quasi. Mi sdraio sui sassi e metto i piedi nella corrente. Sento che qualcosa sta succedendo, il fiume ha ripreso a scorrere, forse non sarà come prima, ma ci riproverà, i pesci torneranno, forse le ruspe smetteranno di scavare e rubar ghiaia. Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l'hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è una cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e scuro.

Stefano Benni, Saltatempo
 

[Consiglio a tutti la storia di Saltatempo, un ragazzino un po' strano forse, ma con un dono prezioso. Coinvolgente e pieno di sentimento, il romanzo sa strappare più di un sorriso. In perfetto stile Benni.]


 

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