martedì 1 novembre 2011

7 Billion

La notizia è rimbalzata da un capo all'altro del nostro affollatissimo globo: la popolazione mondiale ha raggiunto ieri i 7 miliardi di abitanti. Una cifra stratosferica se si pensa che solo pochi anni fa abbiamo festeggiato la nascita del bambino numero 6 miliardi. E se da una parte è scattata la gara per stabilire tra i tanti nati il "7th billion baby" ufficiale, dall'altra ci si chiede se il pianeta Terra riuscirà a reggere un tale e costante incremento della popolazione che, secondo le stime, supererà quota 9 miliardi nel giro dei prossimi quarant'anni. Mentre scienziati e demografi cercano di individuare le possibili problematiche e di dare possibili soluzioni analizzando tassi di fertilità e di mortalità, durata della vita e altre variabili, i mass media - come al solito - riportano in generale solo il lato "più curioso" e "gossipparo" della questione. Ieri sera uno dei telegiornali più seguiti del nostro Paese ha parlato diffusamente dei neonati che si contendono l'ambito primato, di India e Cina che stanno diventando - buon per loro - sempre più affollate e ricche grazie ai loro meriti industriali e richezze economiche. Purtroppo però, mi è dispiaciuto constatare che nemmeno una parola è stata spesa per il continente più povero e martoriato: l'Africa, straziata da guerre vecchie e nuove, da piaghe, siccità e dal nemico numero 1: l'AIDS. In un continente dove il morbillo rappresenta ancora un'epidemia difficile da debellare, si prevede che la popolazione aumenterà del 29% nei prossimi anni. Un incremento che, unito alla diffusa povertà e alle scarse possibilità di miglioramento del tenore di vita (non è un segreto che solo un'esigua parte della popolazione africana ha accesso all'istruzione e, di conseguenza, a un buon lavoro), poterà, come sostengono gli scienziati, a conflitti e instabilità, nonché - mi sentirei di aggiungere - a una povertà sempre più radicata e diffusa e a condizioni di vita sempre più drammatiche.
Ma evidentemente l'Africa non fa notizia, meglio non darle e non sentirle queste notizie. Fa più audience festeggiare il 7 miliardesimo abitante della Terra piuttosto che ricordare che ci sono parti del mondo (non solo l'Africa ma anche alcuni Paesi asiatici e sudamericani) che in cui la gente lotta quotidianamente con il problema della fame. E' più facile celebrare una vita che sboccia piuttosto che sottolineare come da decenni si cerca di affrontare senza successo la piaga della povertà. Meglio propinare agli italiani liete immagini di bimbi in fasce che strillano al mondo il loro primo vagito, piuttosto che di bambini scheletrici con le pance gonfie e le mosche negli occhi, vero giornalisti?
Per fortuna, al mondo c'è anche chi tratta la notizia dei 7 miliardi da un punto di vista più serio, mettendo in luce le vere problematiche e contraddizioni del nostro pianeta: il National Geographic, ad esempio, propone un video che reputo molto interessante (in lingua inglese).

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